PREMIO SERIOLA VESCOVADA 2010

Ritengo opportuno mettevi a conoscenza di questa importante disputa culturale che riguarda il nostro quartiere.


Classifica dei libri piu’ letti dall’inizio dell’anno: 
  • 1° posto “REGAGLIE DI DONNA “ di Marco Pedroni viaggio introspettivo ,nel rapporto tra il Pedro e la sfera femminile.
  •  2° posto “GHE’NE MIA DE’ GIOEDE’” di Bruno Scaroni 10 anni di posticipi calcistici all’Acli vissuti col massimo degli esperti del mondo del pallone.
  •  3° posto “ L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE” autori vari una raccolta di episodi di pura sportivita’ tra le edizioni di palio e tornei di calcio Buffaloresi. Un fresco ricordo di personaggi del calibro di GIANNI ERPICE,SERGIO TORELLI,CIMAYA, FRATELLI SCARPELLA,LANDO,UGO: un libro da gustare tutto d’un fiato.
  • 4° posto “CARLO PANNI” di Carlo Panni racconto romanzato,di un personaggio conteso tra il calcio locale, ed il salame con i cacciatori il Venerdi sera.
  • 5° posto “CAPODANNO COL BOTTO” di Haward indagine di mercato, nel settore dei botti pirotecnici ( analisi,grafici,listini ).


Resto sentimentalmente legato a "regalie di donna", la capacità descrittiva dell'autore lo rende unico nel suo genere, l'enfasi e la passione espressa dal Pedroni fanno della sua dialettica un virtuoso connubio tra prosa e poesia ed è un privilegio lasciarsi trasportare durante la lettura verso i lidi più nascosti dell'eros femminile, lungo quel fiume tortuoso in cui l'immaginario collettivo naviga, facendo emergere sapori, odori, sensazioni e pulsioni che solo un grande della letteratura contemporanea può regalarci. 
Grazie Marco.
Ivan.

Credo inanzitutto che di fronte ad opere letterarie di questo calibro sia veramente difficile dare una preferenza. Tuttavia cerchero' brevemente di esprimere un giudizio critico nei confronti del libro al quale va il mio voto: "GHE NE MIA DE GIOEDE' (traduz. " no..non ce ne sono di Giovedi'!").
Va inanzitutto precisato che l'opera non tratta solo di avvenimenti sportivi, con toni peraltro assai pacati e riflessivi (esempio:" ma te tegnet al Milan!?...ma va a cagaaaa!!!), ma affronta tematiche assai piu' impegnative e complesse come ad esempio la caccia.
Si comprende pertanto quale influenza abbia avuto nella stesura dell'opera l'amicizia con l'altro autore da te citato e cioè Carlo Panni.
Scaroni pero', con maggiore insistenza, quasi a volere insegnare al lettore l'arte del "richiamo", regala descrizioni indimenticabili della natura che lo circonda:capanni, sarlode (allodole), durc (tordi), fasa' (fagiani)...e tutto con l'intento di proiettare chi legge nell'enfasi idilliaca dello spiedo finale con tanto di "proibiti".
Con tutto il rispetto per gli altri autori, credo proprio che meriti il primo posto.
Marco.


Caro Marco, la tua analisi, non puo’ che riempirmi di piacere, trovo degli spunti interessanti, soprattutto, nel “legame”, che tu hai scorto tra Scaroni ed il Panni: bravo davvero! Con l’amico Confortini, avete confermato la grande sensibilita’, che vi contraddistingue verso quel fantastico mondo che e’ la letteratura...




Non lo stesso posso dire di Frassine Nicola, il quale, forse un ‘po’ poco avvezzo a queste tematiche, non mi ha comunicato ancora una sua impressione approfondita...
Sono sicuro, che si ravvederà, e produrrà una sua analisi, verso uno di questi 5 tomi, della narrativa Buffalorese. Certo di avervi fatto cosa gradita, vi saluto calorosamente, e vi aspetto al piu’ presto, in questa mia nuova rubrica, che ci accompagnerà fino alla fine dell’anno.
Naturalmente, sto’ preparando la recensione del mio preferito: “L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE”, quindi vedete che bellezza aprire un dibattito, dal momento che ognuno di noi, ha espresso una preferenza diversa dall’altro. Tutti,tranne Frassine...
Vs devoto
Fabio C.

L'abilità di un critico è quella di veicolare i gusti e le tendenze dei propri lettori, ma a me non mi incanti caro Marco. Riconosco la difficoltà di fare una scelta di fronte a opere di cotanto spessore ma ti ricordo il capitolo 69, paragrafo 21, versetto 71, dell'opera del Pedroni, rileggiti quelle poche righe e dimmi... dimmi come riesci dopo il che-che-che nel finale a trattenere l'irrefrenabile voglia di schioccare la lingua nella guancia. Non cambio la mia opinione e la sosterrò anche all'interno della giuria del premio "seriola vescovada".
Ivan.

Non nego che il versetto 71 citato da Ivan rimanga una pietra miliare nella storia della letteratura buffalorese; tuttavia non riesco ad anteporre il surrealismo del Pedroni, alla vena espressiva di uno Scaroni che fa della tuttologia la sua arma di forza. Come non ricordare il trattato sulla "stagionatura del salame" e le numerose pubblicazioni scientifiche relative alla "Storia del chiodino della Castella"?
No, non ce ne sono di giovedì, voto Scaru'.
Marco.

Carissimi amici del libro ( e della figa) ,bentornati!











Con l’arrivo dell’anno nuovo, devo segnalarvi una new entry, nella nostra classifica dei piu’ letti: infatti, mentre il must di Marco Pedroni "REGAGLIE DI DONNA", è sempre saldamente in testa ( il piu’ regalato a Natale ), qualche passetto indietro, l’hanno fatto “ L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE” ( almanacco e saggio sportivo di Buffalora, autori vari) e, "GHE NE’ MIA DE GIOEDE" di Bruno Scaroni.
Come vi anticipavo, sta’ per irrompere in questa classifica ( e credetemi,sara’ candidato al premio Seriola Vescovada)”, PASSAMI QUELLA CHIAVE”,di Dante Confortini e Biem.
Questo libro,( ultima fatica letteraria di Carlo Panni),raccoglie e narra ,la storia,del piu’ grande dualismo in meccanica del XX secolo: quella appunto ,tra Dante e Biem!
Un dualismo,che ancora oggi,divide l’Italia: tra aneddoti,testimonianze documentazioni e qualche leggenda,il Panni ,trascina il lettore ,in un viaggio della memoria assolutamente,senza precedenti!
Per chi come quelli della mia generazione,ha avuto la fortuna di conoscerli e di frequentare le loro officine,sfogliare queste pagine,portera’ a risentire ,quei sapori e quegli odori che gli ambienti asettici ed anonimi dei meccanici d’oggi,non sono in grado di produrre……..
Solo per anticiparvi qualcosa in merito,vi informo,che questa ultima opera del Panni,e’ correlata da una ricca serie di fotografie ( tra le quali la piu’ famosa,che ritrae Dante passare una chiave del 10 a Biem) che tanto ha appassionato le genti ( ad oggi,non si sa ancora,ne mai si sapra’ se quella chiave,rappresentava per Dante,un prestito oppure una restituzione).
Come non citare poi,testimonianze,da parte degli avventori del vecchio Bar Pesa ( oggi ,aime’ gestito dai cinesi,sic!) e del gia’ allora New Bar; vere e proprie seconde sedi dei due luminari della meccanica…..
Come vedete,il lavoro del Panni,e’ stato colossale,nel tramandare ai posteri,la storia ed il dualismo di quei due……….ancora grazie Carlo!
Ps il libro sfata dettagliatamente,la leggenda che voleva il Dante quale finanziatore iniziale di Biem: i tifosi di quest’ultimo stiano tranquilli dunque,Biem,non fu infatti ,una costola di Confortini.
Buona lettura a tutti!
Fabio C.

-L'argomento si presta ormai da anni ad arricchire la narrativa contemporanea. Bisogna sottolineare però che se altri autori hanno preferito focalizzare l'attenzione sulla pura attività professionale della meccanicistica ciclo-motoriale fine a se stessa, con stesure che per lo più si prestano ad arricchire un freddo scaffale dedicato alla saggistica in una biblioteca di borgata, il Panni dedica l'intero volume al rapporto umano tra i due artigiani, a quel dualismo che tannto avvince l'immaginario collettivo. Personalmente non potrei esprimere giudizi senza peccare di imparzialità vista la stretta parentela che mi lega a uno dei due protagonisti, ma nelle settemiladuecento pagine del tomo del Panni trovo molto della vita dei due protagonisti. I dettagli dipingono uno sfondo a tinte strobocopiche come una discoteca anni ottanta. Il ciao il si e l'et3 danno il ritmo ad un racconto che, a tratti, porta alla luce una società in cui la proma vale piu di una pinasco e dove l'agonia della vespa del pacio è la metafora lucida e disincantata di chi non riesce a sopportare il "peso" della vita. Pecca un pò di sterile virtuosismo la leggenda in cui, il panni, sostiene che la linea immaginaria che collega i siti operativi del biem, dante e bonerèt di castenedolo rappresentiti la costellazione della nisa; non serve a nessuno scomodare gli astri, sopratutto da parte di chi ambisce ad accaparrarsi i premio "seriola vescovada".














Detto questo, chedo scusa se mi sono dilungato troppo ma stasera proprio non ho un cazzo da fare e approfitto dell'occasione per avvertire Il Crema che venerdi 5 ci sarà una cena tra ciclisti, visto che il bonzi ha incontrato il valter e hanno pensato ad una rimpatriata. Fam saì.
Buona notte a tutti.
Ivan.

-Trovo ,un po’ troppo feroce la tua critica nei confronti del Panni,che a tutto ambisce ,tranne al premio “Seriola Vescovada”.
Allo stesso tempo,la rispetto,in quanto,i libri rappresentano l’ultimo baluardo della democrazia,vorrei che questo ambiente,risultasse sterile ,dai facili nepotismi che insozzano ancora questo paese.
L’amicizia che ci lega,caro Ivan ,mi concede il lusso di poterti criticare sul fatto che ,e’ lampante agli occhi di tutti,quanto tu stia facendo per promuovere e sponsorizzare il libro del Pedroni….( fprse degli interessi privati?).
A questo punto,vorrei togliermi anche un altro sassolino nella scarpa,nei confronti del Treccani,il quale a sua volta ,ha esercitato delle pressioni,affinche’ entrasse in classifica una raccolta di poesie dello zio Vincenzo.
Cari amici,fermiamoci un attimo,e non roviniamo tutto cio’ che rappresenta il premio “Seriola Vescovada”,non immischiamoci ,con avidita’ di potere,prepotenze ed egoismi personali,e lasciamo che suddetto premio,rappresenti un’ambizione per gli autori ed uno stimolo alla lettura per le giovani e meno generazioni.
FREE BOOKS!
Ps ok per la cena del 5 ……….nom a maia’ el spet?
Fabio C.

-Cari lettori, mi estraneo per ora dall’accesa discussione relativa ai “Sovrani del muturì”, ma a fronte delle new entry proposte dal Cremasco per il concorso Seriola Vescovada, mi vedo costretto a segnalare un’opera che, colpevolmente da parte degli organizzatori, è stata purtroppo messa nel dimenticatoio (dal Crema proprio non me l’aspettavo!).
Sto parlando di “Va la!!!...Ve che!!!” di Pasquale Filippini.
Definirlo semplicemente un manuale di addestramento per cani è ovviamente riduttivo : ritengo veramente incompetente chi, avendo letto e criticato quest’opera, l’ha descritta come fosse un “bigino” da quattro soldi!.
Un lettore attento, infatti, riuscirebbe facilmente ad apprezzare non solo la validità delle Leggi universali create dal Filippini per imporre la propria volontà sul fedele animale, ma anche la saggezza e la bontà di colui che ammaestra.
Un vero rapporto di amore, dolcezza e comprensione tra uomo e cane, ambientato nelle campagne buffaloresi e non solo, che lascia veramente commossi.
Sullo sfondo sempre la caccia , passione dell’autore e un certo esibizionismo velato che ha sempre contraddistinto il Filippini nelle fugaci apparizioni davanti all’Acli.
Non è sicuramente un’opera dello spessore di “Regaglie di Donna”, ma la ritengo comunque meritevole di attenzione.
Grazie.Ciao.
Marco.

-……non ho nulla contro il manuale del Filippini,l’ho letto ,ho apprezzato l’amore ,la delicatezza ,la passione ,il linguaggio soft proposto all’amico a quattro zampe:chi non si e’ commosso,quando narra ,di portare la bestiola direttamente sul posto di lavoro (MTA) facendolo esibire di fronte a personaggi di spessore come Sorga,Gonfio,Maturo,Cima,Tunuli’ (figli),e chi ,non abbozza un cenno di sorriso ,di fronte al racconto che narra del Filippini,(sempre in MTA) nudo con gli zoccoli ed una lucertola all’orecchiio all’inizio del turno di lavoro? (Vedete questo magico mondo,dove uomo e animale ,divengono un tutt’uno) ma ,tutto cio che ci descrive e che emerge,fa parte di una GUIDA:,: appunto una GUIDA!











Cosa vogliamo fare? Vogliamo far passare il premio “Seriola Vescovada” come un concorso ? una lotteria di paese?no! scusate ,ma mi dissocio; il premio e’ nato sulla scia del famoso Strega ( con tutte le dovute distanze e cautele) e quindi,non possiamo permetterci ,(e lo impediro’) che il semplice prender carta e penna e stendere un racconto,dia la possibilita’ di accedere all’ambito riconoscimento.
Con questo,non e’ mia volonta’ cercare di imborghesire il premio Seriola,ma, che un manuale per cani ,possa permettere all’autore ,di parteciparvi,questo ,proprio NO!
Colgo l’occasione carissimi,per aggiornarvi sulla classifica dei piu’ letti ( i dati comprendono anche le vendite natalizie)
1) REGAGLIE DI DONNA M.Pedroni romanzo romantico e velatamente erotico del piu’ grande amatore del XX secolo
2) L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE almanacco sportivo di autori vari ,da Gianni Erpice a Cymaia passando dai fratelli Torelli.
3) “GHE’ NE’ MIA DE GIOEDE’ B.Scaroni racconti di un tuttologo del bar
4) PASSAMI QUELLA CHIAVE C.panni NEW ENTRY raccolta e memoriale sulla vita professionale dei due indimenticabili meccanici del quartiere.
COME POTETE VEDERE,ALCUNI TESTI,SONO USCITI DALLA CLASSIFICA (SONO’ IL MERCATO ED I LETTORI A DECIDERLO) VICEVERSA,ALTRI NE SONO ENTRATI A FAR PARTE.
L’ANNO E’ APPENA INIZIATO,E SONO SICURO NE VEDREMO DELLE BELLE.
Arrivederci.
Fabio C.

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